Opportunità e criticità del contratto di rete: lo “stato dell’arte” a quattro anni dalla sua introduzione normativa.

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Management
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La dematerializzazione dei processi produttivi, la convergenza tecnologica e la crescente globalizzazione, hanno modificato lo scenario economico internazionale e con esso le leve della competitività. Alle imprese, che di tale scenario sono gli attori principali, sono richieste un’elevata flessibilità e dimensioni tali da poter competere nel mercato globale, elementi non rinvenibili nel tessuto imprenditoriale italiano, da sempre caratterizzato da imprese di piccole dimensioni e altamente specializzate. Muovendo da tali premesse l’articolo presenta il contratto di rete quale strumento di aggregazione flessibile recentemente introdotto nell’ordinamento italiano per accrescere la capacità competitiva e innovativa delle imprese, mediante forme diverse di collaborazione. In particolare, l’analisi condotta mostra come la duttilità del dettato normativo si presti ad una pluralità di applicazioni concrete, mettendo in luce gli obiettivi sottostanti a tale forma di aggregazione, ma anche le lacune e le criticità insite nell’implementazione operativa dello strumento

Technological convergence, growing globalization and strong competition have deeply affected the international economic scenario and the key drivers of competitive advantage. The new global competition requires firms to be bigger and more flexible, but these features cannot be easily found in the Italian business environment, where firms are typically small and highly specialized. On the account of these preliminary remarks, the paper presents the main characters of the inter-firm network contract, a tool for formal and flexible cooperation introduced by the Italian law in order to improve firm competitiveness and to enhance their innovation attitude. An empirical analysis shows how the flexibility of law provision results in different specific experiences, sheds light on the underlying aims of this form of aggregation but also on the gaps and weaknesses embedded in the practical implementation of this tool.