La sopravvivenza delle cooperative sociali. Un'analisi empirica delle realtà imprenditoriali in Piemonte.
Il lavoro analizza gli effetti delle condizioni demografiche nella sopravvivenza delle imprese nonprofit. L’argomentazione e le ipotesi di ricerca sono individuate dalle prospettive teoriche della ‘organizational ecology’ e della ‘resource-based view’ del settore profit. L’articolo concentra l’attenzione sui tassi di entrata e di uscita delle cooperative piemontesi, utilizzando i dati estrapolati dall’archivio Unioncamere Piemonte per il periodo 2003-2012. Tale data-base permette di considerare simultaneamente l’effetto delle dimensioni demografiche della realtà imprenditoriale sulla continuazione della stessa. Per misurare gli effetti si utilizzano i modelli parametrici e semi-parametrici della duration analysis. Il lavoro si sviluppa in due fasi. La prima, eseguita attraverso le curve di sopravvivenza realizzate con il metodo di Kaplan Meier, è diretta a verificare se le cooperative social presentino pattern di sopravvivenza diversi; la seconda, indagata con la stima del Cox Proportional Hazard Model, consente di misurare l’impatto che i fattori demografici hanno sulla probabilità durata della stessa. I risultati evidenziano che le realtà imprenditoriali sociali hanno un rischio di fallimento più elevato rispetto al mondo cooperativo. Tali organizzazioni, nonostante gli effetti della crisi economica, hanno ridotto il rischio di mortalità mostrando, ancora una volta, che il loro modello imprenditoriale può costituire valida risposta ed elemento catalizzante nella sfida del rilancio dei sistemi territoriali locali e nella conciliazione di obiettivi di competitività economica e coesione sociale.