Nuovi fermenti di sviluppo sostenibile nel turismo: l'esempio dell'“albergo diffuso”. Tra borghi storici, residenze d'epoca e antichi casali rurali

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Il presupposto di questo lavoro si fonda sulla constatazione che lo sviluppo turistico - particolarmente nell’ultimo ventennio – è stato sovente accompagnato da ambiguità e contraddizioni, divenendo oggetto di dibattito multidisciplinare anche in tema di sostenibilità e responsabilità. Ciò ha coinvolto anche sensibilmente la problematica dell’innovazione, in generale e nel particolare con riferimento alle imprese alberghiere, che già di per sé presentano un rilevante impatto sul territorio di riferimento sotto più profili.

Alcune tendenze e novità nei comportamenti di consumo e nei modelli tecnico-organizzativi in uso nelle imprese di servizi turistici evidenziano una sensibilità crescente attorno al tema della sostenibilità.

Anche in Italia stiamo assistendo alla nascita e al graduale sviluppo di alcune imprese turistiche fondate su un rinnovato senso del territorio.

Oggetto di questo lavoro è lo studio dell’“albergo diffuso” quale nuovo e originale modello di ospitalità alberghiera. Il nostro metodo di analisi si basa su una chiave interpretativa che prevede una interconnessione tra la problematica della sostenibilità turistica e la natura dialettico-coevolutiva del rapporto impresa-ambiente; in quest’ultimo ambito, diamo enfasi ai temi della sistemicità, dell’adattamento e della responsabilità sociale dell’impresa, nonché al fattore tempo nel suo significato di binomio tempo-conoscenza.

Obiettivo del presente lavoro è verificare se e come l’“albergo diffuso” può costituire un esempio davvero calzante di valorizzazione di un territorio nell'ottica della sostenibilità, così come anche delle numerose problematiche che possono sorgere al riguardo.

I risultati finora conseguiti possono essere d’interesse dal lato sia teorico sia per i decison makers aziendali e territoriali del nostro Paese.