Il Bilancio Sociale: uno strumento per la gestione del rischio reputazionale. Il caso delle Banche etiche italiane.

Contributi e WP
Sul numero: 
Settore: 
Intermediari Finanziari
Autori: 
Abstract: 

La recente crisi finanziaria, che ha portato al default di alcuni dei più importanti istituti di credito, ha messo in evidenza, da parte degli stessi, compartimenti irresponsabili che hanno contribuito ad accentuare il rischio reputazionale cui l’intero sistema finanziario è esposto. Lo scenario delineato ha contribuito ad accrescere l’interesse delle banche verso la CSR e l’adozione di strumenti di social reporting. Obiettivo del presente lavoro è quello di evidenziare  la rilevanza che assume, nelle Banche Etiche italiane, il Bilancio Sociale come strumento utile per la gestione del rischio reputazionale. A tal fine si  ritenuto opportuno: analizzare i contenuti informativi dei Bilanci Sociali prodotti da alcuni dei principali istituti di credito che si ispirano ai principi della finanza etica; condurre delle interviste con i responsabili dell’area gestione e rendicontazione etica degli istituti di credito presi in esame, al fine di acquisire giudizi, valutazioni e percezioni sull’utilità del Bilancio Sociale all’interno del quadro di attività di Reputational Risk Management (RRM).

 

The recent financial crisis, which has led to the default of some of the major banks, has shown how irresponsibly these institutions behaved, while increasing reputational risk for every player in the financial system. In the new scenario, however, an increased interest for banks in CSR and the adoption of social reporting tools has emerged. The aim of this paper is to underline the importance of social reporting in Italian ethical banks as a tool for managing reputational risk. To this end the paper sets out an analysis of the informative content of the social reports published by some of the main Italian ethical banks and reports insights, evaluations and opinions collected within CSR and accounting managers of these institutions as of the contribution of social reporting to Reputational Risk Management (RRM) activities.