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Strategie di crescita nel settore del trasporto aereo. Determinanti e modalità di attuazione

Il settore del trasporto aereo passeggeri è stato interessato da intensi mutamenti ambientali di natura sia normativo istituzionale sia economico finanziaria (si pensi ai processi di deregolamentazione piuttosto che agli shock economici) che hanno profondamente alterato le regole della concorrenza. Le compagnie di trasporto aereo hanno dovuto, di volta in volta, adeguarsi al mutato contesto ambientale adottando soluzioni strategiche diverse per conseguire o mantenere il vantaggio competitivo. Si tratta, quindi, di un settore altamente dinamico, sia per quanto riguarda i processi di deregolamentazione ancora in atto, sia per il suo stretto legame con l’andamento economico globale, nell'ambito del quale convivono modelli di business anche molto diversi tra loro (low cost carrier, full service carrier, compagnie charter, regionali e globali).
Queste caratteristiche hanno fatto si che il settore abbia da tempo attirato l’attenzione degli studiosi afferenti a diverse discipline, quali economia dei trasporti, diritto dei trasporti e economia aziendale. La prima letteratura sul tema è di matrice statunitense e si è sviluppa a partire dagli anni '80, anche se sono individuabili sporadici contributi già a partire dagli anni '60. La letteratura europea, così come quella nazionale, si è invece sviluppata successivamente, in particolare a partire dagli anni '90. Il gap temporale rispecchia l’evoluzione storica del settore che ha visto negli Stati Uniti la propria culla e il banco di prova delle prime riforme politico/istituzionali. E', infatti, con l’avvento della deregolamentazione americana e con gli studi propedeutici all’emanazione dell’Airline Deregulation Act del 1978 che prende forma un corpo di studi dedicato (Richmond S., 1971; Douglas G.W. & Miller C.J., 1974; McGoldrick T.J., 1975, 1976). A seguire, la produzione scientifica sul tema si è arricchita di numerose analisi volte a cogliere gli effetti economici strutturali, normativi e strategico competitivi della liberalizzazione Statunitense prima (Morrison S. & Winston C., 1986; Doganis R., 1991; Borestein S., 1992) e di quella Europea successivamente (Barret S., 1985 e 2009; Valdani E. & Jarach D., 1996; Betancor O. & Campos J., 2000; Button K., 2001).
Gli studi di matrice aziendale, in particolare, si sono focalizzati sulle problematiche gestionali dei vettori aerei (Banfe C.S., 1992; Pellicelli A., 1996; Papa R., 2000), sulle dinamiche competitive (Barkin T.I. et el., 1995; Borestein S & Rose N.L., 2007; Domanico F., 2006; Quintano M., 2008) e sulle strategie di crescita delle compagnie aeree (Bianchi P. & Remaciotti L., 1999; Kleymann B. & Seristö H., 2004; Pellicelli A., 2008, Fazzini M., 2008). E' a quest'ultimo filone di ricerca che possiamo ricondurre il presente lavoro, rispetto al quale l’autore offre una preziosa opera di sintesi e sistematizzazione della materia oltre che alcuni interessanti elementi di originalità.
Obiettivo del lavoro è analizzare le dinamiche competitive del settore del trasporto aereo passeggeri ed in particolare studiare le modalità attraverso cui le compagnie aeree perseguono le strategie di crescita. Coerentemente con l’elevata intensità della concorrenza e la dinamicità che caratterizzano il settore, l'opzione della crescita esterna risulta prevalente, consentendo di perseguire gli obiettivi dimensionali in tempi più brevi rispetto all'opzione della crescita organica. Le strategie delle compagnie si sono, quindi, di volta in volta concretizzate in accordi cooperativi, alleanze strategiche e fusioni e acquisizioni. Questi fenomeni hanno dato vita, negli ultimi decenni, a un processo di consolidamento e alla progressiva concentrazione delle imprese operanti nel settore che ne hanno ridisegnato lo scenario competitivo.
La trattazione si presenta articolata in quattro capitoli, il primo dei quali si distingue in quanto di natura prettamente teorica, mentre i successivi hanno carattere descrittivo/applicativo, entrando pienamente nel merito dei percorsi di crescita adottati dalle compagnie aeree che vengono distinti in base alla modalità di implementazione prevalente.
Degno di particolare attenzione si ritiene il primo capitolo del volume, che definisce in maniera chiara e secondo un'ineccepibile sequenza logica l’impostazione teorica adottata per analizzare il settore del trasporto aereo.
E' in questo primo capitolo, infatti, che l'autore raccoglie i risultati di un ingente lavoro di analisi e sistematizzazione della letteratura sulle strategie di crescita esterna delle imprese, che viene integrata e rielaborata alla luce della letteratura specifica di settore. Ma lo sforzo dell’autore si spinge oltre la semplice sistematizzazione offrendo al lettore un'originale schema interpretativo delle logiche di implementazione delle strategie di crescita. Lo schema, che si concretizza in una matrice due per due, individua quattro modalità di implementazione dei processi di crescita per "via esterna" sulla base delle seguenti due variabili: la prima di tipo macro, livello di rischiosità e complessità del business, e la seconda di tipo micro, livello di focalizzazione sull'efficienza nel gioco competitivo. Il modello elaborato ha il pregio della semplicità ed è suscettibile di una duplice interpretazione: in chiave statica, schematizza le forme di implementazione, mentre in chiave dinamica, permette di delineare i percorsi di sviluppo scanditi dal passaggio da un quadrante all’altro.
All’impostazione teorica segue una sintetica panoramica sulle caratteristiche strutturali del settore e sulle principali dinamiche evolutive che lo hanno interessato (cui è dedicato il secondo capitolo). In tale ambito l’autore ripercorre la storia degli ultimi 30/40 anni del trasporto aereo mondiale proponendo una carrellata dei fenomeni più rilevanti che lo hanno interessato (processi di deregolamentazione, interventi protezionistici, shock economici etc.) e degli effetti di questi sulle dinamiche competitive settoriali (diminuzione delle barriere all’entrata, ingresso di nuovi entranti, avvento dei vettori low cost, allargamento geografico della competizione, spostamento progressivo della competizione sulla leva del prezzo).
Purtroppo l’analisi temporale si ferma all'anno di pubblicazione, il 2008, e non coglie le implicazioni della crisi finanziaria e quindi economica mondiale sul settore del trasporto aereo. La crisi, insieme all'ondata di fallimenti che da essa sono derivati ed ancora sono in atto (è di questi giorni la richiesta di istanza di fallimento per la compagnia Myair), sembra, infatti, aver messo in discussione l’efficienza del libero mercato e richiamato a livelli maggiori di regolamentazione e controllo nel settore del trasporto aereo. In tale prospettiva si colloca anche il recente intervento della Commissione Europea (2009/0042 (COD) che, modificando il regolamento (CEE) n. 95/93 relativo all'assegnazione delle bande orarie, tenta di limitare gli effetti negativi della crisi sulle già compromesse condizioni economiche dei vettori.
La seconda parte del volume è dedicata alle modalità attraverso le quali le compagnie hanno perseguito la crescita: accordi e alleanze strategiche da un lato (capitolo tre) e M&A dall’altra (capitolo quattro) con l'obiettivo di approfondirne determinanti e futuri scenari. Vengono quindi prese in considerazione le diverse forme di collaborazione: dalle più semplici e ampiamente utilizzate, quali gli accordi di code sharing, alle più complesse, quali le alleanze strategiche globali fino alle fusioni e acquisizioni che prevedono ingenti investimenti in termini di risorse economico finanziarie e organizzativo culturali per il loro successo.
L'analisi viene condotta dall'autore considerando al contempo l'aspetto del controllo e le possibili sinergie per i partner. In base a tale impostazione, risultano prevalere obiettivi operativi, di efficienza e contenimento dei costi nel caso di forme di implementazione più semplici (accordi commerciali), mentre obiettivi strategici, di posizionamento competitivo, sembrano richiedere forme di integrazione più complesse e strutturate (alleanze strategiche, M&A).
Il passaggio della trattazione dal piano teorico all'analisi empirica, attraverso i numerosi esempi che vengono forniti dall'autore, evidenzia un aspetto in particolare. Se, infatti, l'identificazione delle determinanti ha permesso di catalogarle chiaramente a livello teorico, nella pratica risulta meno immediato ricondurre famiglie omogenee di determinanti alle diverse forme di implementazione strategica. L'autore sottolinea, quindi, la frequente sovrapposizione di numerose e diverse determinanti nell’ambito dello stesso processo di implementazione. Questa considerazione risulta coerente con l'interpretazione dinamica dello schema interpretativo. Ne discende che lungo il percorso di sviluppo le determinanti si accumulano e il loro peso relativo varia al variare del processo di implementazione e quindi del quadrante dello schema.
A nostro parere, il modello interpretativo proposto, che rappresenta uno dei contributi più originali del volume, risulta suscettibile di numerose applicazioni, che l’autore non sembra sfruttare a pieno in questa sede. Esso, infatti, viene adottato solo in chiusura e in modo molto schematico per ripercorrere ex post le dinamiche evolutive del settore, trattate ampiamente in precedenza. Si ritiene invece, che il modello avrebbe potuto trovare maggiore spazio nell’ambito del lavoro, magari come chiave di lettura ex ante delle dinamiche evolutive settoriali.
Il lavoro in conclusione rappresenta indubbiamente un contributo importante alla comprensione dei processi di consolidamento e di concentrazione progressiva che hanno interessato, e che tutt'ora interessano, il settore del trasporto aereo. Interessante, in prospettiva, appare anche l’applicazione del modello alla luce della crisi attuale che sembra dover modificare il sentiero evolutivo individuato o almeno rallentarne l’andamento. L’ultimo step delineato prevede, infatti, il progressivo riaffermarsi dei processi di M&A, a scapito delle forme collaborative (accordi e alleanze strategiche). Tale passaggio prevede però l'ipotesi di gradi di incertezza e di rischiosità ambientale decrescenti che, allo stato attuale, sembrano ancora molto lontani.
Reviews and Reflections
- Davide Calandra
- Martin Dege
- Irene Strasser