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I processi di espansione internazionale nella container port industry
Il settore dei traffici containerizzati, è apparso tra i più dinamici a seguito dell’affermarsi di cambiamenti di natura economica, tecnologica e organizzativa che hanno profondamente impattato sui fattori di competitività e sulle strategie degli operatori trasportistici.
Da un punto di vista macro, si segnalano – in particolare - il processo di liberalizzazione di taluni mercati, peraltro tuttora in corso, il marcato aumento degli scambi, a livello internazionale ma anche regionale, il progressivo processo di internazionalizzazione e globalizzazione dei mercati e il significativo cambiamento nei paradigmi strategici e produttivi seguiti dalle imprese. Sotto quest’ultimo profilo, la crescente criticità assunta dalle attività connesse ai sistemi logistici e di trasporto all’interno dei modelli di business delle imprese risulta riconducibile alla tendenza sempre più manifestata da parte delle imprese industriali (ma anche di servizi), a concentrarsi sulle attività proprie del core business e a delegare a terze parti porzioni sempre più ampie della catena del valore, specie in relazione ad attività connesse alla logistica e al trasporto. In questo contesto, i porti hanno subito forti spinte verso una loro ristrutturazione e riorganizzazione, lungo la “filiera” di un network trasportistico che non li vuole più semplici luoghi di carico e scarico delle merci, ma nodi integrati in un sistema complesso di relazioni imprenditoriali, istituzionali, tecnologiche e infrastrutturali.
Grazie alle numerose opportunità di investimento emerse a seguito dei sopracitati fenomeni ambientali e in seguito ai processi di riforma portuale che hanno reso possibile l’intervento di imprese private anche nella gestione delle infrastrutture terminalistiche, un numero crescente di operatori terminalistici a vocazione internazionale (International Terminal Operators, ITOs) ha intrapreso percorsi di espansione in paesi esteri.
Questo settore, fortemente capital-intensive e dalla spiccata vocazione internazionale, ha sempre di più assunto un ruolo centrale nella logistica e nella supply chain delle imprese industriali e commerciali, suscitando una crescente attenzione da parte di ricercatori e practitioners.
La letteratura accademica, tuttavia, si è soffermata sui processi di internazionalizzazione delle imprese trasportistiche e in particolare dei International Terminal Operators,nei mercati esteri, adottando però prevalentemente approcci di natura settoriale e interdisciplinare.
Assai scarni, invece, sono i contributi che hanno studiato l’internazionalizzazione di questi operatori adottando un approccio di strategic management.
Il contributo del Prof. Parola e del Dott. Satta si pone proprio l’obiettivo di colmare questa lacuna ed affronta con originalità i temi del processo di internazionalizzazione nella container port industry, andando in particolare ad analizzare il processo decisionale che conduce questi operatori ad ampliare i propri investimenti e la propria operatività, nonché le modalità di ingresso di tali imprese nei diversi mercati internazionali.
L’applicazione degli approcci manageriale ha condotto gli autori a risultati originali.
Gli autori hanno verificato l’applicabilità delle teorie tradizionali sull’internazionalizzazione delle imprese al peculiare contesto della container port industry, adottando una prospettiva di strategic management e di international business, al fine di individuare le determinanti del processo decisionale di internazionalizzazione.
In secondo luogo, sono state analizzate le determinanti delle diverse modalità d’ingresso nei mercati esteri per via interna ed esterna (acquisizione singola e network acquisition) e in relazione al diverso grado di controllo delle nuove attività. Le ipotesi di ricerca sono state formulate in relazione a fattori endogeni (firm-specific, esperienza, obiettivi e strategie dell’impresa), esogeni (variabili dell’home-country e dell’host-country) e di natura cross-cultural.
Il contributo degli autori si basa su solide basi empiriche e le ipotesi di ricerca sono state opportunamente testate con avanzati strumenti di analisi statistica, che hanno elaborato un ampio data base sulle imprese International Terminal Operators. In particolare, gli autori hanno analizzato 400 new ventures realizzate dagli International Terminal Operators in un arco temporale di 9 anni (2002-2010).
In conclusione, il lavoro costituisce un volume “organico” di ricerca, avente numerosi tratti di originalità e denso di risultati assai pregevoli.
Il Volume, infatti, fornisce un rilevante contributo nell’ambito degli studi aziendali, sulle tematiche della logistica portuale e dei processi di internazionalizzazione delle imprese, focalizzandosi sulle scelte strategiche delle imprese.
L’originalità consiste pertanto nell’aver applicato i costrutti dello strategic managment alle imprese International Terminal Operators, tipicamente esaminate come parte del sistema trasportistico o, in senso aggregato, come componenti di un settore e, quindi, raramente studiate in quanto “imprese”.
Contrariamente alla maggior parte dei precedenti studi, inoltre, aventi un approccio tipicamente qualitativo e basato su case-study, un ulteriore fattore di originalità del Volume consiste appunto nell’applicazione di adeguate metodologie quantitative che hanno permesso di testare le ipotesi di ricerca.
I risultati le evidenze empiriche hanno contribuito a comprendere i differenti fattori (interni ed esterni) che incidono sulle scelte dei processi di internazionalizzazione con particolare riferimento alla velocità e alla regolarità dei fenomeni espansivi.
Con riferimento alle modalità di attuazione, i risultati mostrano l’emergere di nuove forme di partnerships intra- e inter-settoriali, le quali rappresentano fenomeni di grande interesse e rilievo, che fino ad ora non sono state adeguatamente studiate in letteratura.
Reviews and Reflections
- Katherine M. Gehl
- Michael E. Porter