Understanding CSR in the light of "Caritas in Veritate"

Saggi
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Management
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Scopo del presente lavoro è mostrare che la Lettera Enciclica "Caritas in Veritate" (CV) è utile per evitare che la mancanza di consapevolezza della fondazione etica della responsabilità sociale d'impresa (CSR = Corporate Social Responsibility, nella terminologia internazionale) ne metta a rischio la natura.

Una breve "storia ideale" della CSR tenta di spiegare come si possano evitare futuri fraintendimenti nel modo di concepire la responsabilità sociale d'impresa e, pertanto, vengono individuati tre periodi: il dibattito degli anni '60 e '70; lo scetticismo degli anni '80; l'"esplosione" dalla metà degli anni '90 in poi.

Un'analisi dei paper di Walters del 1977 (sulle visioni politiche pro e contro la CSR) e di Frederick del 1981 (sul cambiamento di posizioni del Comitato per lo Sviluppo Economico degli anni '70) è usata per spiegare alcune delle cause del declino degli anni '80. Quali: una visione residuale della CSR, una carenza di valutazione dei costi-benefici per l’impresa responsabile e un'insufficiente consapevolezza della profonda natura etica della CSR.

La terza fase è dovuta al superamento, almeno parziale, delle cause del precedente declino, ma i danni dovuti alla sottovalutazione dell'etica rimangono, rischiando una concezione relativistica o strumentale della CSR che ne minaccerebbe la sua intrinseca aspirazione umanistica.

La CSR può essere illuminata dalla solida fondazione etica della CV, che rinvia ai quattro principi della dottrina sociale cattolica: dignità umana, bene comune, solidarietà e sussidiarietà.