L'ospite
Management dell'innovazione. Flessibilità, interazione, integrazione e tecnologia nei processi innovativi

Il tema dell’innovazione è stato oggetto di un grande dibattito teorico tra gli economisti e gli economisti d’impresa, essendo la modalità principale attraverso cui l’impresa assicura la propria sopravvivenza e competitività.
Come è noto, il campo di diffusione dell’innovazione può riguardare il sistema economico, un gruppo di imprese, o la singola impresa; questo perché l’innovazione tecnologica si profila come una variabile di confine tra l’interno dell’impresa e l’esterno, poiché per alcuni aspetti essa è il frutto del contributo di soggetti e istituzioni che lavorano al di fuori dell’impresa, per altri aspetti è il frutto dell’attività svolta all’interno dell’impresa.
Un punto di riferimento “universale” è concetto di innovazione di Schumpeter che, pur non essendo esaustivo, tocca numerose tipologie di innovazione (dall’innovazione di prodotto, a quella di processo, a quella commerciale, degli approvvigionamenti e di mercato).
La letteratura in tema di innovazione che ne è seguita nel tempo è stata assai ampia e copiosa e prevalentemente ha richiamato le problematiche di sviluppo tecnologico dell’impresa e dei sistemi industriali nel loro complesso (si pensi alle teorie di Rosenberg, fino a quelle di Freeman circa il susseguirsi di paradigmi tecnologici).
Nell’ambito della letteratura aziendalistica italiana, autori propri della nostra tradizione (Saraceno e Vaccà, in particolare) hanno evidenziato l’importanza del “progresso tecnico” per lo sviluppo industriale e quindi le relazioni tra il momento tecnologico e quello produttivo.
Prendendo le mosse da questi riferimenti teorici, la variabile tecnologica è stata poi inserita nell’ambito della teoria dei sistemi parzialmente aperti. Numerosi contributi scientifici riconducibili alle discipline aziendalistiche propongono, infatti, l’applicazione della teoria dei sistemi all’impresa giacchè essa si offre con straordinaria ricchezza di contenuti e implicazioni ad uno sforzo di comprensione della natura dinamica e interattiva delle aziende e in particolare di quelle di produzione. In una prospettiva sistemica, la tecnologia viene a svolgere un ruolo fondamentale, poiché essa promuove il cambiamento, influenzando il posizionamento competitivo e le relazioni interaziendali. Le dinamiche innovative, inoltre, sono frutto delle integrazioni tra le parti di cui è formata l’impresa-sistema e di rapporti interno-esterno.
Inserendosi in un approccio di tipo sistemico, il lavoro di Marco Frey, Corrado Cerruti e Daniele Binci Management dell'innovazione. Flessibilità, interazione, integrazione e tecnologia nei processi innovativi si focalizza sul tema dell’innovazione. Pur evidenziando i rapporti sistemici, il lavoro si sviluppa richiamando un’impostazione “per funzioni” che risulta assai utile per fini didattici e per individuare le specificità degli strumenti di innovazione nelle strutture operative aziendali.
Le chiavi di lettura delle problematiche della gestione dell’innovazione adottate nel volume riguardano: l’integrazione, la flessibilità, l’interazione, la tecnologia.
L'integrazione viene intesa in senso sistemico, come superamento di una logica di stretta separazione delle attività aziendali, secondo una prospettiva di operation management (con riferimento alle modalità di progettazione simultanea, allo sviluppo modulare delle tecnologie di automazione, al coordinamento strategico ed informativo dei processi di outsourcing, all’evoluzione degli strumenti della qualità totale); la flessibilità è identificata non solo come capacità di adattamento alla varietà-variabilità del mercato ma anche come capacità strategica di sfruttare la complessità ambientale per fini competitivi. L’interazione si configura come la capacità aziendale di creare rapporti con altri soggetti dell’ambiente (membri dell’organizzazione, fornitori, partner nella ricerca e sviluppo, clienti, stakeholder, per es.) al fine di condividere e coordinare risorse e competenze complementari. La tecnologia è il driver di cambiamento dell’impresa che pervade tutte le funzioni aziendali e che crea opportunità “innovative” di gestione di attività: dalla tecnologia web particolarmente adatta a sostenere processi come l’open innovation e crowdsourcing, alla tecnologia di produzione tipica della Fabbrica Integrata (CIM), quella ERP -proprietaria ed Open Source - nei sistemi informativi sino ad arrivare a quella RFID nella gestione automatizzata della logistica.
Sulla base di queste chiavi di lettura e sulla base dell’approccio sistemico, il volume approfondisce le problematiche di gestione dell’innovazione in talune aree di attività aziendali (comprendendone i rapporti infra e intersistemici) e si sviluppa in cinque capitoli.
I capitoli I e II sono tipicamente “funzionali”, andando infatti a delineare l’innovazione nella funzione della funzione R&S e l’innovazione nella funzione Produzione.
I successivi tre capitoli, invece, analizzano l’innovazione in alcuni processi inter-funzionali di grande importanza per la gestione complessiva dell’impresa quali: i sistemi informativi; la supply chain; la gestione della qualità.
Per ciascun capitolo, coerentemente all’approccio sistemico adottato, si evidenziano sia gli impatti delle innovazioni sui rapporti inter-organizzativi (si pensi, per esempio alle relazioni inter-funzionali o a quelle tra i lavoratori), sia gli impatti sulla ridefinizione dei confini dell’impresa, in una prospettiva interno-esterno (le collaborazioni con altri soggetti dell’ambiente competitivo).
Portando un esempio, l’innovazione nella R&S viene affrontata sia indicando nuove modalità gestionali della funzione “in house” (per es. il modello dell’innovation value chain o l’organizzazione della R&S per configurazioni o per piattaforme) sia l’adozione di nuove modalità basate sulla complementarietà inter-organizzativa secondo un modello di open innovation e di crowdsourcing.
L’innovazione nelle relazioni con gli stakeholder – che costituisce una frontiera dell’innovazione aziendale – non viene trattata in un capitolo a parte ma si trova disseminata laddove emerge questa problematica. Per esempio nel capitolo quinto, in cui si affrontano nelle complesse tematiche relative alla qualità – sono richiamati alcuni temi riguardanti la compatibilità ambientale; la sicurezza; i rapporti con i lavoratori.
In conclusione, il volume costituisce una lettura assai formativa per chi voglia approcciare il management dell’innovazione, offrendo una visione dell’innovazione nell’impresa, analizzata nelle sue relazioni organizzative e inter-organizzative . Sotto questo profilo, occorre evidenziare come gli Autori siano stati in grado di illustrare una tematica assai ampia e concetti talvolta complessi con un linguaggio lineare, immediato e diretto, facendo anche ricorso ad esempi pratici, schemi e grafici che agevolano in modo efficace il lettore. Da un punto di vista della funzionalità, il volume appare pertanto uno strumento assai appropriato peri i corsi di Economia e gestione dell’innovazione presenti in numerosi Atenei italiani. Il volume diventa, altresì, una base conoscitiva utile per il ricercatore aziendalista, giacché offre una esaustiva rassegna di letteratura e nuovi spunti di riflessione su numerose tematiche “di frontiera” per il complesso problema dell’innovazione aziendale.
Recensioni e Riflessioni
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