L'ospite
Economia e Management delle attività turistiche e culturali. Destinazione, Impresa, Esperienza. Contributi di ricerca.

Il testo “Economia e Management delle attività turistiche e culturali. Destinazione, Impresa, Esperienza. Contributi di ricerca”, a cura di Paola Paniccia, Patrizia Silvestrelli e Marco Valeri, costituisce un importante materiale di studio e di valutazione dei cambiamenti che si stanno compiendo nel settore turistico. Alla fine del primo decennio del nuovo secolo, il turismo si conferma uno dei principali settori dell'economia mondiale pur risentendo della recessione innescata a livello globale dalla crisi dei mercati finanziari iniziata nel 2007: le prime stime relative al 2010 evidenziano un'ncidenza del turismo sul PIL globale superiore al 9% ed oltre 230 milioni di occupati diretti ed indiretti.
In tale scenario congiunturale, le attività degli operatori turistici risultano influenzate da una drastica riduzione della capacità di spesa degli individui oltre che dagli effetti di una competizione estesa a livello globale e dalle evoluzioni in atto dal lato della domanda.
A quest'ultimo proposito importanti attori del settore evidenziano il profilarsi di una nuova distinzione: quella tra turista e viaggiatore. Il primo richiede sicurezza e comodità, vive il viaggio come momento di riposo e risulta limitatamente interessato alla “conoscenza”. Il secondo pare attribuire un particolare valore alla dimensione qualitativa del tempo libero ed è attento agli aspetti culturali ed esperienziali che è possibile acquisire attraverso il viaggio; è aperto alla riscoperta del territorio ed è sempre più informato ed esigente rispetto al prezzo pur chiedendo trasparenza anche sugli aspetti qualitativi dei servizi (low cost not low services).
Il trend in atto sembra dunque sollecitare l’adozione di innovativi approcci gestionali e specifiche azioni che tengano conto delle nuove aspettative e delle reali disponibilità economiche e di tempo dei viaggiatori. Inoltre appare auspicabile l'adozione di strumenti di comunicazione che facciano uso delle nuove tecnologie (Internet), si caratterizzino per un linguaggio semplice e rendano concreti i benefit che il viaggiatore desidera ottenere (event management).
Il volume, articolato in tre parti, offre importanti contributi di ricerca da parte di diversi studiosi su temi sempre in progress riguardanti la destinazione, l'impresa e l’esperienza turistica.
Il volume si apre con la presentazione del Prof. Roberto Ruozi che ben fa risaltare l'opportunità di una più attenta valutazione dell’evoluzione delle attività turistiche, a livello sia istituzionale sia operativo.
La prima parte del testo affronta la tematica della destinazione turistica. Pur nella sua accezione di spazio geografico, essa non viene a determinarsi secondo criteri meramente riconducibili ai confini di un comune o di una vallata. Andrebbe invece più correttamente configurata sulla base delle esigenze e dell’interesse manifestati dal viaggiatore verso la conoscenza delle tradizioni e del patrimonio ambientale e culturale locali ovvero di specifici punti di attrazione come ad esempio i mercatini di Natale originali dell'Alto Adige.
È dunque evidente come la creazione e la gestione di sistemi di offerta a livello di intera destinazione turistica richiedano forme di collaborazione tra imprese turistiche ed associazioni locali quali le Pro Loco con benefici anche per il territorio in termini di valorizzazione, destagionalizzazione dei flussi turistici, sostegno delle attività commerciali locali. In quest'ottica emerge anche l'importanza della pianificazione turistica in chiave sostenibile al fine di garantire una continuità al patrimonio ambientale e culturale nazionale che diversamente rischia di essere irrimediabilmente perduto.
La seconda parte del volume presenta le ricerche effettuate su alcune delle realtà imprenditoriali (e non) coinvolte nel turismo: alberghi, tour operator, musei. Gli esiti di tali studi confermano l’assoluta importanza dell'innovazione delle imprese e dei modelli tecnico-manageriali in uso nel quadro del complesso rapporto coevolutivo tra impresa, territorio e turista. Ciò nel rispetto di un principio di qualità dell'ospitalità che consideri il valore dell'ambiente di riferimento.
In considerazione della forte obsolescenza, in Italia, del comparto dell'accoglienza, il management alberghiero è chiamato a rinnovarsi anche radicalmente in professionalità, responsabilità, capacità progettuali e gestionali. Da questo punto di vista, la realtà tutta italiana dei cosiddetti “alberghi diffusi” rappresenta un passo importante per lo sviluppo di una rinnovata imprenditorialità alberghiera orientata alla valorizzazione della storia e della cultura di un intero territorio, nell'ottica della sostenibilità.
In una prospettiva di recupero di competitività, l'acquisizione di vantaggi in termini di differenziazione delle risorse e delle competenze, viene fatto dipendere anche dallo sviluppo di relazioni di matrice cooperativa all'interno della filiera turistica, come dimostra l’analisi del caso del tour operator Gartour.
In questa seconda parte, il volume prende in esame anche la possibilità che le realtà museali possano concretamente divenire attrattori di masse. Se infatti, in linea generale, le città d'arte costituiscono uno dei principali attrattori turistici, i musei dovrebbero – e potrebbero – assumere un ruolo preminente, trasformandosi, sulla base di un'adeguata progettualità e di un'attenta gestione, in aziende in grado di competere a livello internazionale.
La terza parte del volume è infine dedicata all’esperienza di due eccellenze, quella del turismo religioso e quella del turismo del vino. Entrambi i segmenti, pur se tra loro molto differenti, evidenziano un grande potenziale di sviluppo e un'offerta di servizi equilibrata quanto a rapporto qualità/prezzo.
Dati statistici confermano che circa il 30% del totale dei turisti stimati a livello mondiale (circa un miliardo) intraprendono un viaggio per motivazioni di tipo culturale e religioso (fonte: JOSP Tourism Summit). Relativamente al turismo del vino, le indagini svolte segnalano un bacino di potenziali frequentatori di 4,5 milioni di persone con una prospettiva di sviluppo stimata nell'ordine dell'80% circa.
Entrambi i comparti si segnalano inoltre per la possibilità di assumere un ruolo primario nella diffusione della conoscenza e nella valorizzazione del territorio e di coloro che lo abitano. Se, infatti, il comparto del turismo religioso e dei pellegrinaggi può contare in Italia su una dotazione di siti religiosi pari al 70% dei beni culturali complessivamente presenti sul territorio, il prodotto vino viene normalmente identificato con il territorio di provenienza, configurando un binomio vino-turismo che può essere posto alla base della valorizzazione e dello sviluppo di un territorio.
Grazie dunque alla loro efficace combinazione, i contributi raccolti nel volume restituiscono al lettore un complesso di interessanti approfondimenti sulle trasformazioni in atto nella filiera turistica. Ne emergono nuove importanti opportunità per il turismo. Tuttavia esse richiedono una nuova consapevolezza e un deciso impegno degli operatori politici ed economici, del mondo accademico e dell’opinione pubblica generale.
Recensioni e Riflessioni
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