L'ospite
Economia e gestione delle imprese sostenibili. Ricerche sui modelli per l’innovazione e la sostenibilità economica, sociale e ambientale

Quando tutto è stato detto e scritto, non resta più nulla da dire. O da scrivere. Sono in molti, e non senza qualche ragione, a pensarla così, quando si tratta di argomenti come l’economia e la gestione delle imprese e la corporate social responsibility (CSR), sui quali la letteratura nazionale e ancor più internazionale è ormai sterminata. Ma può capitare di essere smentiti, come nel caso del volume “Economia e gestione delle imprese sostenibili. Ricerche sui modelli per l’innovazione e la sostenibilità economica, sociale e ambientale” di Giovanni Lombardo, PhD, docente del corso integrativo sulla Responsabilità sociale delle imprese nell’ambito del corso di Etica economica, presso la Scuola di Scienze sociali dell’Università di Genova e membro del Consiglio direttivo della sezione italiana di Eben (European Business Ethics Network).
Un grande pregio di questo lavoro è innanzitutto quello di aver compiuto una ricerca, ovvero l’analisi delle modalità gestionali più significative che comportano per le imprese vantaggi competitivi e innovazione, in un’ottica responsabile anche dal punto di vista sociale e ambientale o meglio, di “impatto sociale”. Dopo una validazione dei percorsi compiuta da docenti della materia, sindacati, consumatori, pubbliche amministrazioni nazionali e locali, organi di rappresentanza del mondo dell’industria e delle banche, ecc., la ricerca ha peraltro avuto sbocco anche nei processi attualmente utilizzati dalle pubbliche amministrazioni, per l’attribuzione dei fondi europei alle imprese che intendono riorganizzarsi.
Del pari, particolarmente significativa è stata l’idea dell’autore di contestualizzare la ricerca nell’ambito dell’economia e della gestione delle imprese, in modo sistemico: ogni attività innovativa socialmente responsabile è stata, infatti, armonizzata nel modello della catena del valore di Porter, opportunamente rivisto. La declinazione dei medesimi temi in ottica di globale e di internazionalizzazione, che i coautori specificano in capitoli e “box”, completa l’approccio olistico alla gestione dell’impresa che nel volume si intende perseguire.
Un altro pregio del volume consiste nell’aver proposto una sintesi -tentativo che pare ampiamente riuscito- tra i tanti e diversi approcci gestionali socialmente responsabili, che negli ultimi anni si sono sviluppati. Questi, peraltro, non vengono meramente elencati, ma organicamente inseriti all’interno delle aree tematiche che otto capitoli del volume propongono e sviluppano: gestione aziendale socialmente responsabile, csr e competitività, catena del valore sostenibile, SWOT analysis sostenibile, mappe strategiche, indicatori.
Altro punto di forza consiste nell’aver sempre e puntualmente ancorato le riflessioni teorico-concettuali proposte alla letteratura di riferimento, nonché a fonti giuridiche e normative, regolamentazioni, linee guida su cui la csr si è costruita a livello nazionale, europeo e internazionale.
Particolarmente apprezzabili anche i molti case study di imprese sostenibili, che arricchiscono il testo di contenuti quasi narrativi ma -allo stesso tempo- assolutamente concreti. Come pure gli ampi squarci che il lavoro apre su temi che si possono considerare di frontiera, fra i quali i social impact bond e gli impact investments, i modelli di misurazione del valore sociale, la sostenibilità riferita alle reti d’impresa e alle organizzazioni non profit, l’utilizzo dell’ICT (Information and communication technology) e delle piattaforme online nei processi di stakeholder engagement.
Attingendo al framework della letteratura di riferimento e a numerosi lavori di ricerca precedenti, alcuni dei quali sviluppati dallo stesso Lombardo, da Delorenzo, Francesconi e Vasarotti, il volume si caratterizza anche per il fatto di indicare percorsi precisi e concretamente attuabili per una integrazione della CSR sia nella gestione di imprese profit, sia nelle realtà appartenenti al Terzo settore; ciò avviene attraverso matrici, mappe strategiche, social balanced scorecard e dettagliatissime schede di azioni e indicatori di responsabilità sociale e ambientale, che chiunque operi nel campo non potrà che apprezzare, al fine di organizzare una sostenibilità day-by-day.
Libro di testo di livello universitario, manuale per esperti e operatori del settore (CSR manager in primis), lettura di approfondimento e sistematizzazione per appassionati e cultori della materia: il lavoro può ragionevolmente aspirare a vestire tutti questi panni insieme, forte della pluralità degli approcci che contempla, della estrema praticità delle indicazioni e degli strumenti operativi di cui suggerisce l’utilizzo (da non dimenticare le quasi trenta pagine di glossario, dove l’intera terminologia della CSR viene non solo spiegata, ma anche contestualizzata) e, non ultimo per importanza, del linguaggio semplice e -nel contempo- tecnicamente ineccepibile che si utilizza, rendendo così il volume accessibile a un pubblico assai vasto.
Il motivo, però, per cui principalmente il testo di Lombardo si può considerare innovativo e, come anticipato, per molti versi capace di sorprendere pur in relazione a un argomento da così tanto tempo inserito nella letteratura economica, è il suo obiettivo di fondo: l’indicare come “il movimento della responsabilità sociale d’impresa” tenda, per sua natura e paradossalmente, al suo stesso superamento: un passaggio obbligato, che l’impresa socialmente responsabile non può non prefiggersi di compiere. Infatti, se l’imprenditore intende realmente soddisfare principi e criteri di responsabilità sociale fino in fondo, deve muoversi verso un’impresa civilmente responsabile e verso l’economia civile di mercato, puntualmente descritte nell’introduzione al volume curata dal professor Stefano Zamagni. Un’impresa, cioè, che pone nella democratizzazione del mercato il suo vero, primario obiettivo. In tal modo ci si potrebbe lasciare finalmente alle spalle quella parte di ideologia del libero mercato che ha ampiamente fatto il suo tempo, ma che ancora lotta strenuamente e, ahinoi, con possibilità di vittoria, perpetuando ancora a livello mondiale le sue ricette, non solo inefficaci ma a volte anche dannose. La battaglia è in corso. Il volume di Lombardo rappresenta una poderosa, efficace arma in più per chi intenda davvero combatterla a colpi di idee, di valori e di conoscenza.
(a cura di Andrea di Turi)
Luglio 2014
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